Review | Solo Piano Chi-Da

By Aldo Del Noce, Jazz Convention

Eunhye Jeong: pianoforte

Verace spirito di ricerca ed avventurosa visionarietà trans-gender sono tra i caratteri che s'impongono alla fruizione del pianismo di Eunhye Jeong, artista coreana con habitat bostoniano qui ad una seconda esperienza discografica, a seguire il debut-album Turtle Suite, licenziato tre anni prima ma di cui non vengono confermati i caratteri né l'animata line-up coreana-statunitense, per puntare ad un'esperienza più privata che solistica, giocata unicamente sul personale strumento. 

Non casuale la scelta del titolo, esprimendo la traduzione del verbo Chi-da i concetti di "colpire" e "suonare" (ribadendo, ma non che ve ne fosse impellenza, la natura percussiva dell'approccio al risonante corpo del pianoforte ); la sottile ironia e la relativa enigmaticità dello «esser silenzioso più forte possibile» del titolo rimanda per intimo carattere ad una certa diagonalità del sentire orientale, ma il linguaggio dell'opera dimostra d'aver trasceso riferimenti semantici e linguistici, trovandoci immersi in una musicalità totale, che distilla con veemente senso drammatico il camerismo europeo, sublima l'intimismo di certi alfieri in solitaria del pianismo jazz e riconfigura l'essenzialità dell'espressione teatrante orientale. 

I tredici passaggi dell'album si palesano quali viventi sculture sonore generate da un'autentica meditazione creativa, non di rado di chiara attitudine interrogativa, d'alterno dinamismo e con notevole attenzione al bilanciamento delle energie ideative ed espressive; la performance punta con forti energie allo scheletro della meccanica sonante dello strumento, ricercando una connessione con forze fisiche (e spirituali) ambientali e interagendo con inattese sfaccettature dell'entità-silenzio. 

Studiata ma con una notevole quota d'immediatezza, almeno per l'apparente assenza di filtri o sovrastrutturazioni, riccamente vitale nelle sue zone d'ombra e nei micro-dettagli della riverberazione, di scabra intensità figurativa e provvista di un notevole potenziale spettacolare on stage, la musicalità di Eunhye Jeong forgia un'interessante proposta di gioco creativo, di peculiare respiro progettuale; cruda ma nient'affatto priva di lineare eleganza, l'espressione coraggiosa (e ammissibilmente completa) della motivata pianista licenzia un lavoro di grande caratura, da conoscere e rivalutare nel tempo. 

Original Text: Eunhye Jeong - Chi-Da: Be Silent as Loud as Possible

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